Il trapianto di capelli: quando farlo? Ecco perché farlo d’estate

Dialogando in corso di vista con i miei pazienti, molti di loro mi chiedono spesso qual è il periodo migliore per fare un autotrapianto di capelli e se è una buona cosa effettuarlo nel periodo estivo.
A questi pazienti rispondo sempre che l’autotrapianto di capelli è l’unico intervento di chirurgia plastica estetica che può essere effettuato durante tutti i mesi dell’anno.
Ma andiamo con ordine: perché i pazienti si pongono spesso queste domande? Direi che ci sono due motivi principali. Il primo è di natura estetica, ed è appunto il limitare la visibilità delle crosticine che permangono sulla zona operata, in particolare dove abbiamo messo i capelli, per i 10-20 giorni successivi all’intervento in cui sono presenti. La scelta del periodo adatto, in tal caso, terrà conto delle esigenze lavorative e sociali nei vari periodi dell’anno. Il secondo motivo, di natura medica e in rapporto alle peculiarità estive, è che una zona operata di fresco, come per qualsiasi intervento, non vuole essere esposta ai raggi solari nell’immediato post-operatorio.
Ma perché allora l’autotrapianto di capelli è l’unico intervento di chirurgia estetica che possiamo effettuare durante tutto l’anno, magari proprio in estate?
Perché se ad esempio facciamo una rinoplastica in agosto e pochi giorni dopo andiamo in spiaggia, non possiamo riparare il nostro naso dal sole. Non c’è una sorta di “cappello da naso” che lo ripari. Se invece facciamo un autotrapianto di capelli il problema non si pone, perché possiamo andare al mare anche in agosto, anche dopo qualche giorno dall’intervento, indossando un semplice cappellino, se andiamo a fare una lunga passeggiata sulla spiaggia, o non indossandolo affatto se restiamo all’ombra, magari sotto l’ombrellone.
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Molti si chiedono poi se si può fare il bagno al mare. Innanzitutto, già dopo 3 giorni dall’intervento, è possibile lavarsi i capelli. Il lavaggio con lo shampoo ovviamente viene fatto con acqua potabile. Se andiamo al mare, possiamo dunque fare il bagno senza immergere la testa per i primi giorni, perché l’acqua del mare non è potabile e non è microbiologicamente sicura. Poi, dopo massimo 9-10 giorni si può immergere la testa sotto l’acqua senza limitazioni. Anzi, l’acqua salata aiuterà le crosticine a cadere prima.
Oppure molti si chiedono: ma posso sudare? Certo, se d’estate si suda, anche sotto il cappellino, non c’è problema. E a proposito di cappellino… certamente lo si può portare per nascondere le crosticine, perché esso non crea nessun problema.
Non esistono quindi periodi “no” veri e propri. Esistono però dei periodi migliori per fare l’intervento, spesso in base alla categoria professionale del paziente, per limitare la visibilità delle crosticine.
Gli avvocati sono quelli che di solito preferiscono programmare l’intervento per fine luglio, perché in quel periodo vengono chiusi i tribunali, che riaprono ai primi di settembre. Non avendo impegni lavorativi, non sono costretti a mascherare il problema delle crosticine ai colleghi e al pubblico.
Poi ci sono quei pazienti che preferiscono svolgere l’intervento d’inverno, perché possono girare col cappello giustificandolo col fatto che fa freddo, per poi toglierselo al chiuso se hanno a disposizione un ufficio personale.
Infine i più “fortunati” sono i medici, come i chirurghi o i dentisti, che possono farlo durante tutto il periodo dell’anno, perché possono indossare il cappellino professionale che maschera l’esito immediato dell’intervento, cioè la presenza delle famose crosticine.
Ecco perché l’autotrapianto di capelli si sposa bene con l’agenda di tutti. Proprio per questo mi piace dire che è un intervento che puoi fare quando hai il tempo di farlo.