Caduta dei capelli
La caduta dei capelli è un fenomeno fisiologico, perfettamente normale, se interessa circa 75-100 capelli al giorno. Fino a quando questo turnover rimane bilanciato, il numero di capelli presenti sul cuoio capelluto rimane costante.
Perché cadono i capelli?
La caduta dei capelli può avere molteplici cause, prima fra tutte il normale ciclo di vita dei capelli, ma nella stragrande maggioranza degli uomini si tratta di alopecia androgenetica, di cui abbiamo parlato in questa pagina. Tra le altre cause di caduta dei capelli si annoverano i disturbi tiroidei, la mancanza di ferro, la febbre alta, le diete drastiche, alcuni farmaci, ecc. Vi sono inoltre alcuni disordini del cuoio capelluto di natura dermatologica che possono sfociare in una perdita di capelli temporanea o permanente, come il lupus, il lichen planopilaris e l’alopecia areata. Un’altra causa minore di caduta di capelli è lo stress, che può influire nell’accelerare una perdita dei capelli programmata geneticamente.
Il ciclo di vita del capello
I capelli, sia negli uomini che nelle donne, crescono e cadono più volte nel corso della vita. Il ciclo vitale del capello dura infatti solo pochi anni ed è suddiviso in 3 fasi ben precise.
Fase di crescita (anagen)
Nel cuoio capelluto sono presenti numerosi follicoli piliferi, ognuno dei quali, se sano e attivo, produce un capello. Il capello cresce costantemente nel tempo, ad una velocità di circa 1 cm al mese. Questa fase dura da 1 a 5 anni e coinvolge circa 85-90% dei capelli presenti sulla nostra testa.
Fase di transizione (catagen)
Si tratta di una fase molto rapida (dura solo un paio di settimane) e piuttosto dinamica, perché avvengono alcune trasformazioni anatomiche significative. Il capello si stacca dal bulbo e inizia ad spostarsi verso e la crescita dello stesso viene interrotta.
Fase di caduta (telogen)
In questa ultima fase il capello è sospeso all’interno del follicolo, senza più un aggancio fisso ed è dunque pronto a cadere. Se ci passiamo una mano tra i capelli e proviamo ad afferrarne un po’, quelli che ci restano in mano sono appunto quelli che si trovano nella fase telogen. La fase di caduta dura solitamente 3 o 4 mesi e interessa circa il 10% dei capelli.
Miti da sfatare
Molti miti vanno sfatati: la caduta dei capelli non è causata da un rallentamento della circolazione sanguigna, da follicoli ostruiti, dagli shampoo frequenti, dall’uso di cappelli o caschi.
Caduta dei capelli e calvizie
Perdere i capelli può determinare la calvizie, che possiamo classificare in due categorie principali: le alopecie permanenti e le alopecie transitorie.
Alopecie permanenti
- Da cause fisiche: radiazioni, esiti cicatriziali di ustioni e traumi vari, tricotillomania, spazzolature, bigodini, phon, ecc.
- Da cause chimiche: stirature e permanenti particolarmente aggressivi.
- Da malattie infettive: micosi, herpes simplex, herpes zoster, sifilide terziaria, tigna favosa, ecc.
- Da malattie autoimmuni: sarcoidosi, sclerodermia, lichen planus, ecc.
- Alopecia androgenetica
Alopecie transitorie
- Da cause ormonali: post-gravidiche, disturbi tiroidei, ecc.
- Da cause infettive: tifo, scarlattina, ecc.
- Da carenze di: ferro, proteine, vitamine, zinco, magnesio, ecc.
- Da malattie autoimmuni: alopecia areata, ecc.
- Da farmaci: alopecia iatrogene.
- Da cause chimiche: tinture e permanenti.
- Da stress psico-fisici: esaurimenti nervosi, febbre, ecc.
Quando la calvizie interessa i soggetti in età adolescenziale, si parla di calvizie precoce.
Perdita di capelli, cosa fare?
Per prima cosa consiglio sempre di rivolgersi al proprio dermatologo di fiducia per avere una diagnosi precisa e accurata.
Fatta la diagnosi si potrà individuare l’eventuale terapia e, se il dermatologo lo riterrà utile, si interpellerà un chirurgo della calvizie per eventuali approfondimenti e previsioni riguardo all’evoluzione, oltre ad eventuali possibilità future di trattamento chirurgico.