Berlusconi, un nuovo trapianto di capelli

di Rita Querzè
“Piero Rosati, 48 anni, abruzzese, si è laureato in Medicina e specializzato in Chirurgia plastica a Bologna. Da anni lavora a Ferrara, dove è docente universitario. È considerato uno dei massimi esperti di trapianto di capelli a livello internazionale. Tra i suoi successi professionali, il primo trapianto di capelli al mondo tra due sorelle.”
Come l’estate scorsa: ricovero lampo per il premier in una clinica di Ferrara
FERRARA – Nuovo trapianto di capelli per Silvio Berlusconi. A un anno dal primo intervento, ieri il presidente del Consiglio è salito alle 8.30 nell’ambulatorio del chirurgo estetico ferrarese Piero Rosati (lo stesso dell’estate scorsa).
La scorta lo ha atteso per tutta la giornata. Alle 16.50 Berlusconi è comparso sulla porta principale, sorretto da una guardia del corpo, con la testa bendata e protetta da una papalina. Una jeep scura dai vetri fumé lo ha sottratto in un attimo a sguardi indiscreti.
Per il presidente del Consiglio si è trattato di un vero e proprio trapianto. Il professor Rosati lo aveva anticipato al Resto del Carlino un paio di mesi fa: una replica del primo intervento sarebbe stata necessaria entro un anno dall’operazione, datata 5 agosto 2004. Di qui la nuova, puntuale, trasferta ferrarese.
Questa volta, però, la tappa nell’ambulatorio del dottor Rosati non è passata inosservata. Nel 2004 il passaggio a Ferrara era stato ricostruito a posteriori a partire da un indizio, la bandana sfoggiata a fine agosto nell’ormai celebre passeggiata a Portorotondo in compagnia di Tony Blair. Ieri invece si è trattato di un intervento annunciato.
Nella corte interna della palazzina gialla a due piani in cui il professor Rosati ha «casa e bottega» (poliambulatorio e abitazione) hanno sostato le due jeep della scorta. Così ai ferraresi che, nonostante l’afa, sfrecciavano in bicicletta davanti al 141 di via Piangipane, è venuto il sospetto. Subito confermato dai titolari del bar giusto di fronte all’ambulatorio: «E’ tornato Berlusconi! », annunciavano a chi entrava per un caffè. Per quanto discreto e mattiniero sia stato l’arrivo del presidente del Consiglio, inoltre, la visita dal professor Rosati non è sfuggita ad alcuni dipendenti degli uffici della Cassa di Risparmio che si trova nella stessa palazzina in cui ha sede il poliambulatorio.
Poco dopo le 12.30 è stata proprio una collaboratrice di Rosati a sbarcare dalla Porche Cayenne del professore con vassoi fumanti per l’entourage del Cavaliere. Niente saccheggio di panini e piatti pronti al bar di fronte, come era avvenuto l’anno scorso per salvaguardare il più possibile la privacy del premier.
L’intervento è durato oltre cinque ore. Nessun commento da parte del chirurgo. A segnalare il buon esito dell’operazione solo le facce distese dei collaboratori di Rosati, scesi intorno alle 14. Qualcuno si è lasciato scappare che il presidente del Consiglio, sottoposto ad anestesia, stava riposando. Al risveglio, dopo i controlli del caso, sarebbe partito per la Sardegna.
Un intervento come quello scelto dal presidente del Consiglio nell’ambulatorio del professor Piero Rosati costa circa 6 mila euro. Dall’anno scorso la fama del chirurgo di origine abruzzese non ha fatto che crescere. E portare in via Piangipane nuovi pazienti più o meno noti. Tutti decisi a passare prima o poi le dita tra i capelli.
Proprio ieri Claudio Rinaldi su Repubblica ricordava l’anniversario del trapianto del premier. Mettendone in dubbio l’esito e il buongusto. L’anno scorso fece discutere, in particolare, il fazzoletto bianco annodato al capo del presidente del Consiglio durante la visita in Costa Smeralda del premier britannico Tony Blair. Per il 2005 bandana o papalina? L’attesa ora, è per la prossima apparizione di Berlusconi.
Il chirurgo
Mago anti-calvizie tra privacy e barzellette
«Sì, sono stato io», ammise Piero Rosati il 19 Agosto 2004 in un’intervista al Corriere della Sera. Due giorni prima il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva passeggiato in bandana per le strade di Portorotondo. E una volta scoperto, il chirurgo che aveva eseguito il trapianto di capelli aveva raccontato qualcosa dell’intervento. Berlusconi, disse Rosati, sul lettino era stato «assolutamente tranquillo». Anzi, aggiunse, «ha pure raccontato qualche barzelletta su se stesso, sulla sua calvizie». Il giorno dopo quell’intervista, l’Ordine dei Medici rimproverò Rosati: «I camici bianchi sono tenuti al segreto professionale». Acqua passata. Un anno dopo il premier è tornato da lui, Piero Rosati, 48 anni, abruzzese, si è laureato in Medicina e specializzato in Chirurgia plastica a Bologna. Da anni lavora a Ferrara, dove è docente universitario. E’ considerato uno dei massimi esperti di trapianto di capelli a livello internazionale. Tra i suoi successi professionali, il primo trapianto di capelli al mondo tra due sorelle. Di norma l’unico intervento possibile è l’autotrapianto. Lo stesso al quale si era sottoposto Berlusconi. Costo: 6 mila euro.
La tecnica
Il prelievo
L’autotrapianto viene svolto in anestesia locale, e dura dalle 3 alle 5 ore. Il primo passaggio è il prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla nuca, di norma lunga 25 cm e larga 1,5. Questa striscia permette di ottenere 3 mila bulbi. Al prelievo segue una sutura con filo riassorbibile. La cicatrice viene nascosta dai capelli circostanti.
Il collocamento
Eseguito il prelievo si ritagliano i singolo innesti. I bulbi vengono trapiantati con microincisioni profonde 4-5 mm. Gli innesti attecchiscono in poche ore. Sopra le microincisioni per circa 2 settimane restano piccole crosticine, che si staccano da sole con i successivi lavaggi.
La ricrescita
I nuovi capelli iniziano a crescere in media dopo 2-3 settimane, ma servono alcuni mesi per ottenere un effetto visibile. Da allora crescono un cm al mese, come gli altri.