Come scegliere il chirurgo giusto

Pubblicato il 1 Giugno 2013 su Dimensione Benessere

Un intervento di chirurgia estetica può aiutarci a farci sentire meglio nella nostra pelle. D’altra parte, un difetto fisico che in alcuni è una simpatica caratteristica distintiva, per altri può essere considerato un handicap nella vita sociale. Falliti i tentativi di nasconderlo, anche perché spesso questi potrebbero evidenziarlo ancora di più anziché coprirlo, possiamo decidere di rivolgerci al chirurgo estetico per attenuarlo o, laddove possibile, eliminarlo dei tutto. Per quanto ultimamente le tecniche siano diventate sempre più sicure e meno invasive che nel passato, si tratta comunque di interventi chirurgici e, in quanto tali, prevedono regole scrupolose da seguire, non solo per avere risultati estetici che ci soddisfino, ma anche per proteggere la nostra salute.

Non sottovalutiamo l’intervento

“Spesso, le persone che si rivolgono al chirurgo per migliorare il proprio aspetto fisico non si soffermano sui punti critici dell’operazione, come le controindicazioni e le precauzioni da adottare. È come se negassero a se stessi gli aspetti clinici dell’intervento, rivolgendo l’attenzione solo al risultato che vogliono raggiungere”, ci spiega il professor Piero Rosati, noto chirurgo plastico estetico al quale ci siamo rivolti per capire come dobbiamo porci di fronte al bisturi. “E invece fondamentale avere tutte le informazioni necessarie per decidere come e se intervenire, in modo da non doversene successivamente pentire. Il ruolo dei chirurgo deve essere anche quello di guidare il paziente verso la soluzione migliore per lui: oggi, purtroppo, ci si ritrova spesso, invece, di fronte a chirurghi estetici che si sponsorizzano facendosi fotografare con la starlette di turno, invece di occuparsi seriamente del paziente che hanno di fronte”. La scelta su coloro ai quali affidare il miglioramento della propria immagine è dunque il primo passo da compiere, ed è bene non lasciarsi trarre in inganno da pubblicità e promesse miracolose, cercando piuttosto un medico serio e competente.

 

Come possiamo capire quai è il chirurgo che fa per noi?

Ritengo che il passaparola sia il metodo migliore per scegliere il chirurgo estetico”, consiglia il professor Piero Rosati. “Affidatevi a qualcuno di vostra conoscenza, come il vostro medico di base o un medico di fiducia, oppure a qualche amico che si è già sottoposto a un intervento simile. Prendete un appuntamento con due chirurghi (non uno solo, ma neanche più di due, per non confondervi troppo le idee!), valutando quale vi dia più garanzia di serietà”.

Al primo appuntamento, innanzitutto, osserviamo la sala d’aspetto. Come ci suggerisce il professor Piero Rosati, se accanto a noi troviamo pazienti che hanno già subito l’intervento e sono lì per i controlli post-operatori, già possiamo capire se il medico è una persona disponibile e affidabile, o se invece è uno che ci abbandona una volta conclusa “la pratica”.

Entrati nello studio, prestiamo la massima attenzione alle informazioni, sia a quelle che il medico ci chiede che a quelle che ci fornisce. “Al primo incontro con il paziente, il medico deve innanzitutto informarsi sulla sua storia personale, chiedendo un’anamnesi di tutte le patologie o allergie di cui la persona soffre o ha sofferto in passato. Poi dovrà fare una prima valutazione sulla possibilità reale di intervenire o meno, verificando se ciò che il paziente chiede è veramente realizzabile. Quindi dovrà informarlo su tutti i passi da compiere: analisi per valutare l’opportunità di un intervento chirurgico, come si svolgerà l’operazione, quale tipo di anestesia verrà effettuata, informazioni sul decorso post-operatorio e sul periodo di convalescenza”. A questo punto, sarà il paziente a decidere.

Diffidate del chirurgo che vi esorta a operarvi o vi spinge a compiere interventi che non avevate neanche previsto: la decisione finale spetta a voi, e deve essere sempre una vostra scelta.

Diritti e doveri…

Ecco alcuni consigli pratici per la prima visita dal chirurgo estetico, suggeriti dal Prof. Piero Rosati.

Se non è il medico a fornirvelo, non abbiate paura di chiedere un preventivo dei costi da sostenere, e verificate che sia comprensivo di tutto: operazione, anestesista controlli post-operatori.

Presentatevi alla visita con le idee molto chiare su quello che volete ottenere. Se uscite dallo studio con un’idea in testa che non vi appartiene, vuoi dire che quel chirurgo non è la persona giusta per voi.

Non decidete subito dopo la prima visita. Prendetevi qualche settimana per metabolizzare tutte le informazioni ricevute. Sicuramente vi verranno in mente, nei giorni a seguire, altre domande da rivolgere al medico. Eventualmente, chiedete di incontrarlo una seconda volta per chiarirvi tutti i dubbi.

Sappiate che al paziente viene richiesto di firmare il “consenso informato”, al pari di qualsiasi altro tipo di intervento chirurgico. Questo documento certifica che il paziente è stato informato dal proprio medico riguardo alla dinamica pre, intra e postoperatoria, ai risultati che può ottenere e ai limiti e rischi, come eventuali complicazioni a cui può andare incontro. Il consenso informato riguarda sia l’intervento che l’anestesia.

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