I problemi del trattamento delle cicatrici e delle alopecie

Per lungo tempo le cicatrici o le alopecie del cuoio capelluto hanno posto dei seri problemi, soprattutto in relazione alla scarsa estensibilità del cuoio capelluto e alla convessità del cranio; per questi motivi era difficile ottenere interventi soddisfacenti di chirurgia plastica.

Innanzitutto il prelievo dei propri capelli è molto più difficile rispetto ad esempio a quanto succede con la pelle. Se necessario infatti, questa può essere prelevata dalla coscia, dal gluteo o dall’addome; i capelli invece sono presenti solo sul capo e non altrove: i capelli li possiamo prendere solo dal cuoio capelluto

Sfatiamo anche un falso mito: non è vero che i capelli non possono tornare a crescere sulle cicatrici dopo un intervento di trapianto di capelli o di espansione del cuoio capelluto.

Le cause di cicatrici al cuoio capelluto possono essere le più svariate: incidenti, traumi, ustioni e bruciature, esiti di interventi per tumori cerebrali oppure malformazioni, radioterapie e tumori del cuoio capelluto.

Ampiezza delle aree lese e tecnica chirurgica

Innanzitutto individueremo la tecnica chirurgica più idonea in base all’ampiezza delle cicatrici o delle aree lese. Secondo una classificazione che stilai io stesso più di 20 anni fa, che attualmente è unanimemente e universalmente condivisa, diremo che:

 

  • cicatrici inferiori a 50 centimetri quadrati vanno trattate assolutamente con autotrapianto di capelli
  • cicatrici con superfici da 50 a 250 centimetri quadrati potranno essere trattate sia con l’espansione del cuoio capelluto che con l’autotrapianto di capelli
  • cicatrici con superfici dai 250 ai 350 centimetri quadrati se possibile andranno trattate con l’espansione del cuoio capelluto
  • cicatrici con superficie superiore è 300-350 cm quadrati (casi più gravi) richiedono una terapia combinata: espansione del cuoio capelluto più protesi capillare (parrucche) oppure autotrapianto di capelli più protesi capillare o talvolta solamente protesi capillare

L’espansione cutanea

Per capirci meglio su che cos’è l’espansione faccio un esempio: si immagini una persona che ingrassa 60-70 kg; la cute seguirà il suo incremento di volume. Quando questa persona dimagrirà, la pancia di conseguenza diminuirà e tutta quanta la pelle che aveva seguito la crescita del “pancione” tenderà ad afflosciarsi e quindi ad essere in eccedenza. Questo è il concetto dell’espansione cutanea.

I vantaggi dell’espansione cutanea sono rappresentati dalla assai più rapida conclusione dell’iter chirurgico a prezzo però di interventi molto più invasivi, che limitano la presentabilità sociale del paziente per periodi che a volte possono essere superiori a 2-3 mesi, anche se i risultati che si possono ottenere sono veramente spettacolari.

Lo svantaggio dell’autotrapianto di capelli è che sicuramente è una tecnica che ha un iter chirurgico più lungo, che viene fatto passo dopo passo, spesse volte in 2 o addirittura 3 sessioni, ma è molto meno invasivo chirurgicamente e permette una più netta e pronta ripresa delle attività sociali.

L’importanza dell’esperienza del chirurgo, oltre alla tecnica

In ogni caso ambedue le tecniche richiedono da parte del chirurgo una grande esperienza. Sono interventi che richiedono astuzie chirurgiche, tempi tecnici specifici ed ottimizzati per le alopecie cicatriziali, che solo chirurghi di provata esperienza e con moltissimi casi operati (quindi casistiche importanti) possono avere.

Casi e risultati

Vediamo di seguito qualche caso.

Alopecia cicatriziale: cura con autotrapianto di capelli - Caso 1

In questo primo caso una piccola lesione trattata agevolmente con autotrapianto di capelli.

Alopecia cicatriziale: cura con autotrapianto di capelli - Caso 2

Caso più importante anch’esso trattato agevolmente con autotrapianto di capelli.

Alopecia cicatriziale: cura con autotrapianto di capelli - Caso 3

Caso non molto esteso trattato con autotrapianto di capelli.

Alopecia cicatriziale: cura con espansione cutanea - Caso 1

Caso più importante di paziente operata per tumore cerebrale, trattata con espansione cutanea.

Alopecia cicatriziale: cura con autotrapianto di capelli - Caso 4

Caso similare di paziente che non ha accettato il trattamento con l’espansione del cuoio capelluto e ha preferito optare per l’autotrapianto di capelli; il risultato è molto buono ma l’iter è stato più lungo (tre step di autotrapianto di capelli).

Alopecia cicatriziale: cura con espansione cutanea - Caso 2

In questo caso uno sfondamento cranico richiedeva assolutamente l’utilizzo dell’espansione del cuoio capelluto.
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Alopecia cicatriziale: cura con espansione cutanea - Caso 3

Altro caso: data l’importante estensione della area calva in una paziente operata per un grave tumore cerebrale, l’unica scelta non poteva essere che l’espansione del cuoio capelluto; i risultati ottenuti però sono ottimi.

Alopecia cicatriziale: cura con espansione cutanea - Caso 4

Caso abbastanza limitato ma relativo al vertice, in cui abbiamo optato per l’espansione del cuoio capelluto; questo anche su richiesta della paziente.

Alopecia cicatriziale: cura con autotrapianto di capelli - Caso 5

Caso dove la paziente aveva dei problemi di presentabilità sociale e sarebbe stata a disagio con un espansore.

L'Autore

Prof. Piero Rosati - Chirurgo plastico ed estetico

Prof. Piero Rosati

Chirurgo plastico ed estetico - Professore a contratto

Il prof. Piero Rosati si interessa da 40 anni di chirurgia del cuoio capelluto per la correzione chirurgica della calvizie androgenetica, per la ricostruzione del cuoio capelluto dopo incidenti, traumi, ustioni, importanti interventi neurochirurgici e tumori. Ha all’attivo oltre 190 relazioni, comunicazioni e lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali e presentati a congressi nazionali, internazionali e mondiali oltre ad essere stato docente a numerosi corsi teorico-pratici con dimostrazioni chirurgiche dal vivo in Europa, Stati Uniti e Sud America.

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